Quando le persone necessitano di un prodotto, mediamente fanno ciò che in gergo viene definito ROPO (Research Online, Purchase Offline).
I consumatori sono infatti abituati a cercare informazioni nei motori di ricerca, per poi acquistare sia online, sia offline.
Scegli se leggere l’articolo o guardare il video di 180 secondi alla fine di questa pagina per approfondire il concetto di ROPO, il quale definisce la centralità delle ricerche online nei processi d’acquisto.
Secondo l’indagine di GlobalWebIndex, i motori di ricerca sono la fonte principale per scoprire ed entrare in contatto con marchi e prodotti: vengono utilizzati come risorsa primaria dal 37% delle persone ed in generale li utilizzano quasi tutti gli intervistati.
In particolare, in Italia Google catalizza il 95% delle ricerche online, attestandosi in assoluto come il motore di ricerca più utilizzato.
Google continua infatti a generare massivi volumi di ricerche legate alla keyword “dove acquistare…”, soprattutto da mobile.
Secondo il Digital Report 2020 di We Are Social, tra i siti più visitati dagli italiani troviamo Google.com, che si attesta alla prima posizione con un traffico mensile di circa 1.675.000.000 di visite.
Al secondo posto troviamo Facebook, al terzo Youtube e al quarto Google.it.
Google risulta quindi al primo e al quarto posto dei siti più visitati dagli italiani.
Questa statistica comprende l’utilizzo generale di Google, in particolare: la mail, il motore di ricerca e le mappe, anch’esse sempre più usate per cercare punti di vendita nei quali recarsi.
Anche per quanto riguarda l’attività di brand discovery, ovvero la scoperta di nuovi brand, la principale fonte restano i motori di ricerca: vengono infatti indicati dal 45% dei rispondenti, seguiti dalla pubblicità in televisione (indicata dal 40% delle persone).
Ma vediamo come le varie generazioni utilizzano i motori di ricerca, partendo dalla Generazione Z, che cerca online qualsiasi cosa, anche quando non deve acquistare, per puro intrattenimento.
I Millennials, invece, fanno molteplici ricerche prima di un acquisto, utilizzando le stesse keyword per ritornare nuovamente su siti e pagine social già visitati.
Atteggiamento diverso dalla Generazione X, che cerca informazioni tra on e off-line, ma prediligendo sempre l’online.
Infine i Baby Boomers sono mediamente abituati a cercare informazioni online prima degli acquisti, anche se necessitano di entrare nei punti di vendita, parlare con i commessi e toccare con mano gli oggetti.
Queste sono alcune delle evidenze emerse dalle nostre indagini continuative sugli insight, gli stili di vita e le abitudini di consumo delle diverse generazioni.