Chi sono i tuoi buyer personas? E dove si collocano nella mappa dei macro-cluster?
Studiando il mondo del retail abbiamo compreso che Generazione Z, Millennials, Generazione X e Over 55 acquistano spinti da motivazioni, preferenze e necessità molto diverse.
Mediante la nostra metodologia proprietaria di Customer Insight Data Intelligence, abbiamo realizzato diverse indagini di trend di mercato per comprendere a fondo come i tuoi consumatori si collocano rispetto ai brand e ai processi di acquisto.
Analizzando i dati emersi abbiamo categorizzato i consumatori in 4 macro-aree a seconda del potere di spesa e delle competenze tecnologiche possedute.
Di seguito l’infografica da noi realizzata per visualizzare il posizionamento dei 4 macro-cluster: follower digitali, creative class, nazional-popolari e normie.
Leggi tutto l’articolo per scoprire dove si posiziona il tuo target.
Ecco una panoramica sui 4 macro-cluster emersi.
Sono coloro che hanno un alto potere di spesa, unito a un titolo di studio medio-alto ma con bassa competenza tecnologico-digitale.
Li abbiamo chiamati follower, perché sono degli immigrati digitali che hanno dovuto imparare a utilizzare una tecnologia con la quale non hanno vissuto per la maggior parte della loro vita. L’hanno adottata in tarda età, ne hanno poca dimestichezza e provano dunque diffidenza e scetticismo verso di essa.
Li ritroviamo quindi più spesso tra gli over 55.
La creative class è un raggruppamento sociale concepito dal sociologo statunitense Richard Florida nel 2002.
Questa “classe” riunisce tutti quei buyer personas che hanno un titolo di studio elevato e un medio-alto potere di spesa: elementi che permettono a questo macro-cluster di generare cultura, impiegare creatività e quindi influire sui valori e i comportamenti dell’intera società. I valori della creative class, infatti, sono la meritocrazia, la diversità e l’individualità.
È trasversale a tutte le fasce di età.
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Normie è un termine utilizzato nel mondo anglosassone per riferirsi a quelle persone che seguono le norme sociali più condivise, le mode più diffuse e gli stili di vita più comuni, in un atteggiamento conformista e omologato (da cui la derivazione dal termine normal/normale).
Hanno un basso potere di spesa, mediamente unito a un basso titolo di studio e una medio-bassa dimestichezza tecnologica.
Sono coloro che hanno incominciato ad approcciare l’innovazione tecnologica introdotta dai disruptor, poi testata dagli sperimentatori, e l’hanno fatta diventare di massa, normalizzandola.
È un macro-cluster trasversale a diverse fasce di età, ma soprattutto under 55.
Questo macro-cluster ha un basso potere di spesa, un titolo di studio mediamente basso e quasi nessuna competenza tecnologico-digitale.
È caratterizzato soprattutto da individui di età superiore ai 55 anni, di bassa estrazione sociale, diffidenti verso la tecnologia e con poco desiderio di aggiornarsi alle ultime novità o alle mode oggi più diffuse. Sono spesso attaccati alle tradizioni, alla famiglia tradizionale e ai valori di una volta, e in questo sono dei conservatori.
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