Quali sono i lavori anti-crisi? Ecco la terza edizione dell’eBook che racconta il futuro del lavoro a studenti e lavoratori che vogliono rimettersi in gioco.
Le previsioni indicano anche che, nel nostro paese, affronteremo con maggiore difficoltà questo problema rispetto agli altri paesi europei. Infatti la quota dei posti vacanti in Italia sul totale Europa (18 paesi) raddoppierà dal 9% del 2015 al 18% del 2020.
L’evoluzione digitale sta infatti creando nuove professioni, dando origine ad un fenomeno denominato Digital Mismatch: le aziende ricercano sempre più profili in ambito tecnologico e digitale, che nessuno riesce ad occupare per mancanza di competenze specifiche. Questo significa che le persone in cerca di lavoro spesso non sono in grado di rispondere ai requisiti e alle competenze tecnologiche e digitali necessarie alle aziende.
Il Digital Mismatch, però, non è un problema relegabile unicamente alle professionalità dell’ICT, riguarda ognuno di noi.
Questa stima è avvalorata dal fatto l’accelerazione tecnologica è così repentina che una professione, al giorno d’oggi, evolve in 3/5 anni e che l’accelerazione tecnologica è tale da rendere necessarie nuove figure professionali.
Inoltre la necessità di competenze digitali sarà indispensabile per quasi tutte le professioni, anche quelle in cui l’ICT ha occupato finora un posto complementare.
Opportunità di lavoro in settori come l’ingegneria, la contabilità, l’assistenza infermieristica, la medicina, l’arte, l’architettura, l’agricoltura, il turismo e molti altri richiedono inevitabilmente l’aumento dei livelli di competenze digitali. E’ un dato di fatto… che poche persone sanno.
L’impatto complessivo potrebbe essere di circa 2.000.000 di posti vacanti entro tre anni, se non investiamo quanto prima nella formazione (fonte: Osservatorio Digital Mismatch 2018).
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