Le aziende sono portate ad analizzare principalmente gli insight dei consumatori e lavoratori legati ai marchi, ai prodotti e ai servizi, mettendo quindi il brand al centro delle loro indagini.
Ribaltare la visione ponendo il tuo target al centro, consente una nuova prospettiva ed una visione più completa e strategica dei target e cluster di riferimento.
Dalla generazione di appartenenza dipendono molti aspetti del nostro essere e del nostro agire, ma quali sono le principali differenze tra le generazioni? Quali sono i loro eventi storici e sociali di riferimento? Quali cause hanno a cuore? Leggi l’articolo per scoprirlo.
I nati tra il 1995 e il 2010 sono circa il 15,7% degli italiani e vengono definiti i digital innates, perché non conoscono una vita senza tecnologia. Per la generazione Z, infatti, la tecnologia è un linguaggio innato e naturale sin dalla più tenera età, nonostante ciò, amano entrare nel punto di vendita e toccare con mano i prodotti: l’esperienza diretta è per loro molto importante.
La pandemia è l’evento di riferimento che ha segnato la loro generazione, in quanto ha minato le loro certezze e dato una nuova dimensione all’esperienza diretta e di persona.
Nonostante ciò, sono i maggiori utilizzatori della realtà virtuale e della realtà aumentata, partecipano alle Challenge in TikTok e considerano Facebook un social network da Boomer.
Sono la generazione più globalizzata della storia, sono iper connessi, inclusivi (con loro è nato il concetto di genderless) e ben diversi dai Millennials.
Il cluster composto dalle persone nate tra il 1980 e il 1994 rappresenta circa il 16,8% della popolazione italiana. Hanno come evento di riferimento la crisi economica del 2008, che ha minato le loro certezze e dato vita ad una precarietà lavorativa che a volte dura per molti anni.
I Millennials sono cresciuti insieme alla digitalizzazione e all’accelerazione tecnologica, per questo alternano i loro acquisti tra online e offline, anche se spesso guardano i prodotti nel punto di vendita e poi acquistano online.
Per natura sempre connessi, utilizzano principalmente lo smartphone e comunicano tramite messaggi istantanei e vocali. Nel tempo libero giocano ai videogames e seguono le Stories in Instagram.
Condivisione è la loro parola d’ordine: condividono case, mezzi di trasporto, oggetti e la loro vita sui social network. È con loro che è nato il concetto di sharing is caring. Sono infatti i fautori della sharing economy, concetto lontano alle generazioni più adulte come la Generazione X e Baby Boomers
Questo cluster rappresenta circa il 23,2% della popolazione italiana ed è composto dagli individui nati tra il 1965 e il 1979.
Sono i primi Digital adopters, ovvero coloro che sono nati in un mondo analogico e hanno abbracciato sin dall’inizio la trasformazione tecnologica e digitale.
Sono i maggiori utilizzatori delle email e del computer, che usano per navigare in Internet e fruire giornalmente di contenuti online. Acquistano sia online sia offline ma prediligono ancora entrare nei punti di vendita.
Il loro insight preponderante è la ricerca del work life balance. Sono autonomi, indipendenti e mediamente propensi all’innovazione, molto più dei Baby Boomers.
I nati fra il 1946 ed il 1964 rappresentano più del 24,3% della popolazione italiana.
Definiti immigrati digitali, sono nativi analogici ed sono stati costretti ad abituarsi alle nuove tecnologie in età adulta.
I baby-boomer comunicano principalmente tramite telefono e trascorrono molto tempo davanti alla televisione. Amano acquistare i prodotti toccandoli con mano, anche se si stanno avvicinando sempre più agli acquisti online (soprattutto dopo la pandemia).
Sono la generazione economicamente più stabile, questo li rende mediamente più ottimisti e consente loro di vivere la vita con più spensieratezza, facendo sport, viaggiando con gli amici e ponendo una crescente attenzione all’alimentazione.
Hanno come evento di riferimento il miracolo economico e hanno un potere d’acquisto mediamente superiore a tutte le altre generazioni.
Queste sono alcune delle evidenze emerse dalle nostre indagini continuative sugli insight, gli stili di vita e le abitudini di consumo delle diverse generazioni.